La biblioteca del palazzo del Rettorato dell’Università degli Studi di Torino, costruito per volontà del re Vittorio Amedeo II nel 1720, fu l'unica tra le biblioteche accademiche italiane all'indomani dell'unificazione a essere riconosciuta come Biblioteca Nazionale Universitaria, e da allora si qualificò come un centro di raccolta di preziosissimi fondi manoscritti e a stampa, con un patrimonio librario quantomai multidisciplinare e vario. In seguito a un grave incendio all'inizio del secolo scorso e ai bombardamenti della seconda guerra mondiale vennero distrutte parti delle collezioni e il patrimonio sopravvissuto fu trasferito nell’attuale sede della Biblioteca Nazionale, in piazza Carlo Alberto.
Dal 1980 in poi la biblioteca ha assunto la propria specificità, ospitando i libri e le riviste della Facoltà di Lettere e Filosofia, che spaziano dalla letteratura, alla storia, dalla filosofia alla filologia, dall’arte al giornalismo, impreziosendo il suo patrimonio grazie anche alla presenza di fondi librari personali di professori e studiosi dell’Ateneo e del territorio. Tra questi: Arturo Graf, Augusto Rostagni, Matteo Giulio Bartoli, Arturo Farinelli, Piero Martinetti, Benedetto Parini Chirio, Emanuele Artom, Annibale Pastore, Pasquale D’Ercole fra i fondi più antichi, Paolo Murialdi, Franco Carrata Thomes, Lionello Sozzi, Arnaldo Pizzorusso fra i più recenti.
Oggi il patrimonio bibliografico della Biblioteca Storica di Ateneo "Arturo Graf" conta circa 200.000 libri e 520 testate di periodici.