Il fondo è stato donato dalla vedova dello storico dell’arte Aldo Bertini che ha ricoperto la cattedra di Storia dell’arte medioevale e moderna nella Facoltà di Lettere dell’Università di Torino dal 1958 al 1975.
Conta complessivamente circa 3400 volumi.
Fanno parte di questo fondo opere monografiche relative agli artisti italiani e stranieri dal medioevo all’Ottocento, con specifica predilezione per gli artisti del rinascimento e per Michelangelo in particolare, di cui lo studioso era insigne specialista; cataloghi di mostre; cataloghi di musei italiani e stranieri; opere sul disegno antico; opere di consultazione generale sull’arte italiana e straniera; infine guide di viaggio e di monumenti italiani e stranieri. Particolarmente nutrita la sezione dedicata ai cataloghi delle aste di Sotheby's, in specie dei pittori impressionisti.
Tutto il materiale bibliografico del Fondo Bertini può essere ricercato tramite il catalogo on-line del polo dell'Università di Torino.
Il fondo Guido M. Gatti conta complessivamente circa 5400 volumi e riflette le ricerche e gli interessi di uno dei principali musicologi italiani fra il 1910 e il 1970.
Nel fondo si rispecchia anche cultura musicale italiana del Novecento storico italiano. Fu donato dalla moglie e dalla figlia del critico all'Istituto di Storia della Musica della Facoltà di Lettere nel 1974.
Il fondo si compone di:
- una sezione di monografie contenente opere di storiografia e saggistica sulla storia della musica e della danza (MUSIC.G);
- una sezione composta da un gruppo ristretto di libri antichi (MUSIC.G ANT);
- importanti collezioni di riviste europee di critica, storia, analisi musicale e coreutica (MUSIC.G riviste);
- la sezione dei 48 libretti di sala del Teatro di Torino, di cui Gatti fu direttore artistico (MUSIC.GA T.D.T).
I libretti di sala sono stati digitalizzati e sono visibili tramite link dalle rispettive schede sul catalogo on-line o sulla piattaforma DigitUniTo.
- la sezione dei libretti d'opera (MUSIC.GA MISC.L: catalogazione con procedura SBN-musica realizzata da Letizia Di Bari con il
contributo dell’Istituto per i Beni Musicali in Piemonte).
Interroga il Catalogo Indice per nomi dei libretti d'opera del Fondo Gatti
Interroga il Catalogo per autori del testo dei libretti d'opera del Fondo Gatti
Interroga il Catalogo per compositori dei libretti d'opera del Fondo Gatti
- una sezione di estratti (MUSIC.GA MISC.S)
Aggregata al fondo Gatti è stata collocata anche una raccolta di musica manoscritta di fine sec. XVIII-inizio sec. XIX (copie di musiche dei compositori Asioli, Anfossi, Paisiello, Haydn etc., riconducibili al possessore Teofila Billotti) rinvenuta nei locali del Dipartimento nel 2008 (MUSIC.MANO MS).
Catalogo e maggiori notizie sulla raccolta al seguente link.
Nel fondo è presente poi l'archivio "Guido M. Gatti", composto principalmente dai materiali archivistici (appunti, minute, fotografie, etc.) presenti nei volumi al momento della donazione.
Aggregata all'archivio Gatti è la collezione Marco Fini di documenti relativi a Riccardo Gualino (sub-fondo "M. Fini"), donata alla biblioteca da Marco Fini (1934-2017) nel gennaio 2013. Si compone di 3 serie invientariali di dattiloscritti, 8 serie di materiale minore, 22 serie di materiali diversi (lettere, fotocopie, riproduzioni di documenti sul noto imprenditore e mecenate e sul suo rapporto con l'arte, il cinema, il collezionismo, la musica e il teatro), 7 serie di materiali a stampa (ritagli e tre volumi di grande formato di rassegna stampa di articoli sull'attività del Teatro di Torino), 5 serie di illustrazioni e fotografie. Essa trova luogo accanto ai libri che già furono di Guido Gatti, il quale fu direttore artistico del Teatro di Torino (1925-1930), voluto da Gualino.
Un primo inventario è visibile al seguente link.
La collezione è in fase di riordino ed è consultabile su appuntamento.
Fondo Halfdan Rasmussen (Centro Studi per lo Spettacolo Nordico)
Il fondo rappresenta parte della biblioteca di Halfdan Rasmussen, poeta e scrittore danese (Copenhagen 1915 -2002), donato dalla figlia, Iben Nagel Rasmussen.
Halfdan Rasmussen fu uno dei principali scrittori della sua generazione: fautore di una poesia e di una letteratura impegnate politicamente, collaborò anche con musicisti e uomini di teatro.
Il nucleo della sua biblioteca donato al Centro Studi per lo Spettacolo Nordico è composto da volumi di poesia e narrativa in lingua nordica di autori del Novecento con alcune presenze di classici ottocenteschi e costituisce in questo modo una delle principali fonti in Italia per lo studio e la ricerca sulle letterature scandinave.
Tutto il materiale bibliografico del Fondo Rasmussen può essere ricercato tramite il catalogo on-line del polo dell'Università di Torino.
Il fondo proviene da un lascito degli eredi dello storico dell’arte Lionello Venturi, professore di Storia dell’Arte nell’Università di Torino dal 1915 al 1931.
La biblioteca di Lionello Venturi era composta di tre sezioni. La prima comprendeva volumi di storia dell’arte moderna, la seconda di storia dell’arte contemporanea, la terza di letteratura artistica e di storia della critica dell’arte. Nello smembramento della preziosa Biblioteca seguito alla morte del Venturi (1961) la sezione di arte moderna è stata donata all’Università di Perugia, quella di arte contemporanea all’Università di Roma La Sapienza; infine quella di letteratura artistica e di storia della critica d’arte all’Università di Torino.
Il fondo Venturi conta complessivamente circa 1600 volumi.
E’ una sezione che ben documenta gli interessi del Venturi in questo specifico settore di studio culminato nella pubblicazione nel 1936 della Storia della critica d’arte.
In sintesi il fondo si articola in due parti. La prima comprende fonti e trattati antichi della letteratura artistica italiana dal XV secolo all’Ottocento. La seconda, saggi critici sulla storia della critica d’arte moderna.
La sezione di letteratura artistica annovera importanti edizioni italiane e straniere originali dal Cinquecento alla fine del Settecento: particolarmente preziose una prima edizione delle Vite di Vasari; una edizione cinquecentesca del Dialogo della pittura del veneziano Lodovico Dolce, già posseduta dallo storico bolognese Giovanni Pietro Cavazzoni Zanotti, che reca disegni originali a penna identificati da Gianni Carlo Sciolla come opera del disegnatore settecentesco bolognese Donato Creti; l’edizione originale del trattato di Lomazzo; l’edizione secentesca del trattato di Rubens, numerose edizioni rare di trattatisti francesi tra Settecento e Ottocento.
A queste si aggiungono le principali edizioni critiche moderne dei principali scrittori della letteratura artistica antica (da Baldinucci a Vasari; dalle fonti del Medioevo al Cicognara).
La sezione dei saggi teorici del Novecento è particolarmente importante perché riunisce una nutrita serie di volumi editi negli Stati Uniti negli anni trenta e quaranta del Novecento, sulla psicologia dell’arte acquistati dal Venturi durante il suo soggiorno americano.
Tutto il materiale bibliografico del Fondo Venturi può essere ricercato tramite il catalogo on-line del polo dell'Università di Torino.
In allegato gli elenchi sintetici complessivi dei libri antichi e dei libri moderni e la relazione sulla catalogazione del Fondo Venturi (a cura di Monica Perillo Marcone - 2007)
Il fondo Stefano Ajani è stato donato da Paolo Robotti nel 2014 ed è una raccolta di documenti di carattere musicale appartenuta a Stefano Ajani, studioso di editoria e della civiltà musicale piemontese.
Il fondo si compone di tre sezioni: una prima sezione di circa cinquanta monografie di Andrea Della Corte (1883 - 1968), critico musicale e storico della musica, cui Stefano Ajani fu molto vicino; una seconda sezione di monografie diverse (sul melodramma italiano dell'età barocca, sulla musica in Piemonte, su compositori italiani di età moderna) e una terza sezione di materiali archivistici (bozza di articoli di Stefano Ajani; rassegne stampa di articoli scritti da Andrea Della Corte per "La Stampa" durante gli anni '30 e '50; ritagli su compositori e direttori di diverse epoche e su musicisti piemontesi; una rassegna stampa di articoli musicali del 1894).
Il fondo è in fase di riordino. Per prenotare la consultazione scrivere a biblio.dams@unito.it.