Biblioteca di Arte, Musica e Spettacolo del Dipartimento di Studi Umanistici
La Biblioteca di Arte, Musica e Spettacolo - Dipartimento di Studi Umanistici è la nuova intitolazione, a partire dal gennaio 2012, della Biblioteca del Dipartimento di Discipline Artistiche, Musicali e dello Spettacolo, dipartimento disattivato alla fine del 2011. La Biblioteca nacque con la nascita del Dipartimento stesso, nel 1985. In essa si fusero i rispettivi patrimoni bibliografici delle varie biblioteche e degli ex-Istituti, in particolare l'Istituto di Arte della Facoltà di Lettere, senza dubbio il più antico.
Le raccolte dell'Istituto di Storia dell'Arte furono inaugurate nel 1907 da Pietro Toesca, che in quell'anno fu chiamato alla cattedra di Storia dell'Arte. La biblioteca acquisì di volta in volta documenti per la didattica e la ricerca, comprese attrezzature e riproduzioni fotografiche, che andarono a costituire il nucleo della fototeca, e raccolse nel corso del tempo lasciti di docenti, tra cui tra gli anni ’70 e i primi anni ’80 parte dei libri di Lionello Venturi e il fondo donato dagli eredi di Aldo Bertini. In seno all'Istituto di Storia dell'Arte fu fondato l'Istituto di Storia della Musica, diretto da Massimo Mila: anche le raccolte bibliografiche di questo istituto, così come il fondo bibliografico del critico e organizzatore musicale Guido M. Gatti, confluirono poi nella Biblioteca del Dipartimento.
Gli altri ex-istituti di cui la Biblioteca di Dipartimento raccolse i fondi furono l’Istituto di Storia dell’Arte Medievale e Moderna della Facoltà di Magistero, l’Istituto di Storia del Teatro e l’Istituto di Storia del Cinema e dello Spettacolo della Facoltà di Magistero.
L’opportunità di riunire i fondi offrì il motivo per una sistematizzazione, in particolare delle collocazioni. Il successivo ingresso in SBN permise un precoce avvio dell’automazione su diversi piani, quali l’attività amministrativo-gestionale, la catalogazione e la soggettazione.
Nel 1995 la Biblioteca ultimò il trasferimento nei locali al secondo piano del Palazzo delle Facoltà Umanistiche (Palazzo Nuovo), dove si trova ancora oggi: questo momento coincise con la riorganizzazione dei servizi al pubblico, in particolare il reference, il prestito esterno, il prestito interbibliotecario e il document delivery.
A partire dalla seconda metà degli anni ’80 una cospicua quantità di materiale audiovisivo fece il suo ingresso nel patrimonio della biblioteca: inizialmente VHS, ma in seguito anche compact disc, che si andarono ad affiancare al corposo numero di dischi LP, al punto che si rese necessario destinare del personale di Dipartimento alla sua gestione. Nacque così il Laboratorio Audiovisivi, indipendente, dal punto di vista amministrativo, dall’ufficio della biblioteca: tra i materiali offerti da questa 'teca' si aggiunsero i DVD, mentre si affiancarono anche funzioni di produzione di materiale audiovideo. Dal 2014 questa struttura è stata riorganizzata come Mediateca.
Nel primo decennio del secolo XXI la Biblioteca si è specializzata nell’offrire i propri servizi ai docenti e al personale dedito alla ricerca, ma allo stesso tempo ponendosi anche come supporto alla didattica e ai corsi di laurea.
La Biblioteca afferisce al Dipartimento di Studi Umanistici